Il gruppo di ricerca dell’area Clinica medica veterinaria è composto da medici veterinari differenti, alcuni specializzati in particolare nei grandi animali, altri negli animali da compagnia ed esotici.
Le linee di ricerca attestandosi sulle diverse specie si focalizzano gruppi distinti. Gli argomenti, sono analoghi, poiché si snodano lungo la medicina interna, la diagnostica per immagini e la diagnostica per laboratorio.

I ricercatori

Per le linee di ricerca riguardanti i ruminanti: Massimo Morgante, Matteo Gianesella, Enrico Fiore, Giorgia Fabbri, Anastasia Lisuzzo, Rossella Tessari.
Per le linee di ricerca riguardanti gli animali da compagnia ed esotici: Alessandro Zotti, Carlo Guglielmini, Helen Poser, Gabriele Gerardi, Luigi Michele Coppola, Eric Zini, Michele Berlanda, Carlotta Valente, Silvia Burti

I tecnici che collaborano e supportano l'attività di ricerca

Tamara Badon, Silvia Bedin, Calogero Vaccaro

Linee di ricerca

Medicina interna dei ruminanti

Le attività cliniche del gruppo di ricerca di Clinica medica veterinaria studiano anche i ruminanti. Questa linea di ricerca, in particolare, indaga le patologie che li colpiscono, oltre ad indagare come queste ultime portano ad una riduzione delle condizioni produttive e del benessere animale. L’interesse è posto anche alle patologie metabolico-nutrizionali nel periodo di transizione della vacca da latte, il periodo che intercorre tra le settimane immediatamente precedenti e successive al parto. Ulteriore elemento indagato sono le patologie del vitellone da carne in accrescimento.

Diagnostica per immagini applicata ai ruminanti

La diagnostica per immagini sta diventando uno strumento sempre più importante nella pratica veterinaria ed anche nella ricerca correlata. Soprattutto in questo secondo ambito le tecniche di imaging come l’ecografia, la radiologia, la termografia sono utili per portare avanti studi che consentono uno studio più accurato ed approfondito delle diverse patologie nei grossi animali.
Nel campo clinico-ospedaliero, nelle aziende zootecniche le tecniche di imaging diagnostico, le innovazioni ed applicazioni ad esse collegate consentono di indagare i disturbi gastrointestinali, locomotori, respiratori, epatici, toracici, urogenitali, ombelicali e mammari dei ruminanti.

Diagnostica per laboratorio

Lo strumento della diagnostica di laboratorio, in medicina veterinaria, generalmente consente la diagnosi delle varie patologie che possono colpire le diverse specie animali.
Nel Dipartimento MAPS questa linea di ricerca si prefigge come obiettivo l’indagine e la successiva rilevazione di nuovi biomarkers in biochimica analitica e clinica. Questi infatti potrebbero essere utili ai fini diagnostici di patologie ricorrenti nelle specie domestiche.

Diagnostica per immagini applicata agli animali da compagnia ed esotici

La diagnostica per immagini oltre ad essere utilizzata come strumento di indagine nei ruminanti, in questa area di ricerca, costituisce una linea di ricerca riservata anche ad animali da compagnia ed esotici.
A fianco dell’implementazione delle tecniche diagnostiche tradizionali, il gruppo di ricerca è impegnato nello sviluppo di nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. Gli obiettivi, in particolare, riguardano lo sviluppo di nuovi algoritmi e la validazione interpretativa dei reperti.
Altri focus della linea sono il mezzo di contrasto ecografico nelle neoplasie epatiche nel cane e nel gatto e la diagnostica per immagini negli animali esotici. La loro possibile applicazione e i risultati che si possono ottenere rappresentano un ulteriore argomento d’interesse del gruppo di ricerca.

Cardiologia del cane e del gatto

Il cane ed il gatto, animali d’affezione più conosciuti, rappresentano l’oggetto di interesse di una singola linea di ricerca del Dipartimento MAPS. In questo caso il focus è posto sulla cardiologia del cane e del gatto, in particolare le attività studiano i diversi aspetti clinici e diagnostici delle cardiopatie del cane e del gatto.
Lo studio e le indagini si concentrano sullo studio di diversi parametri ecocardiografici e di nuovi biomarker ematici nella malattia degenerativa della valvola mitrale e nell’ipertensione polmonare del cane.

Diabete del gatto

È una linea di ricerca interessante, poiché il diabete del gatto presenta diverse analogie con il diabete di tipo 2 dell’uomo. La similarità è nota in particolare nell’insulino-resistenza e nella deposizione di amiloide insulare.
Essendo stata solo parzialmente caratterizzata, la fisiopatologia del diabete nel gatto rappresenta ancora un’area da indagare in tutti i diversi aspetti che la appartengono. Questa linea di ricerca si focalizza soprattutto sulla descrizione delle alterazioni che si verificano a carico delle cellule beta ed alfa delle isolette pancreatiche; la loro caratterizzazione infatti consente di offrire, una volta avvenuta la diagnosi, trattamenti più mirati.