Il metodo della One-Health per dare risposte complete a questioni complesse

Dal 07.09.2021 al 21.09.2021

Si pensa che ogni ricerca sia fine a sé stessa, che risponda ad una sola domanda, che validi una sola ipotesi, e che la risposta sia univoca e valida per una sola disciplina. Come un test con domande a risposta chiusa: per una domanda una e una sola risposta
Come un quadrato di fronte a noi: sta su una superficie, ha quattro lati e quattro angoli.

Poi si trova una lente diversa: la One-Health, che capovolge questo approccio uno a uno e come un prisma apre a ventaglio le possibilità. Più discipline, più ricercatori, più domande, più ipotesi. La risposta che si da è così completa e coinvolge tutti gli aspetti riguardanti la ricerca. Non più test a risposta chiusa ma dialoghi e colloqui, per scoprire gli interessi in comune. Non quadrati ma cubi, che occupano volumi e non superfici, con tante diverse facce e tanti diversi spigoli.

In questo modo il risultato non riguarda più una sola e singola materia, riguarda tutte le discipline e gli studiosi partecipanti. È quello che è successo anche nel Dipartimento MAPS. La redazione dell’articolo A One-Health evaluation of the burden of cystic echinococcosis and its prevention costs: Case study from a hypo-endemic area in Italy è stata possibile con l’apporto delle competenze di 13 esperti: alcuni provenienti dall’area medica veterinaria, tra cui il responsabile scientifico Prof. Rudi Cassini, 3 dall’area della medicina umana, 2 erano gli economisti e altri ancora professionisti dell’area sanitaria e dell’area della prevenzione e della salute della Regione Veneto.
L’obiettivo dell’articolo: l’applicazione di un modello utile alla valutazione degli aspetti economici ed epidemiologici e delle ricadute che può avere una malattia parassitaria nella regione Veneto. L’importanza del modello: l’utilizzo di una lente conosciuta come quella della One-Health e la sua capacità di dare risposte che coinvolgono al 100% tutti gli aspetti intervenuti nella ricerca.

Si è trattato allora di portare avanti uno studio con un grande denominatore comune: l’interdisciplinarietà e la trasversalità. Da una singola ricerca sono scaturite tante risposte, come le facce di un cubo che se guardate da un solo occhio stanno su una superficie e coprono un’area, se guardate da più prospettive si mostrano per tutto quello che sono ed occupano un volume.

Per poter leggere ed approfondire la ricerca l’articolo è pubblicato qui, nella rivista One-Health.